Isasca ha il territorio più piccolo dell’intera Valle Varaita, sviluppa una fascia aritmetica compresa tra i 660 e i 1387 m. A causa di una massiccia diffusione del bosco, Isasca dispone di limitati spazi abitativi, nel capoluogo si concentrano i servizi, mentre le numerose borgate conservano singolari connotati architettonici e urbanistici: in particolare le case “lunghe” che fruttano al massimo l’esposizione solare con aperture e ampi balconi. Proprio questo paesaggio semplice e rilassante, permette ai visitatori di ammirare diversi paesaggi: dal bosco tenebroso, ai prati soleggiati, dalle case abbandonate a quelle ristrutturate con eleganza e rusticità.

Questi immensi boschi sono in realtà il tesoro di Isasca. Lo sfruttamento dei boschi è sempre stata l’attività principale degli abitanti. Ancora vivo il ricordo delle numerose carbonaie della zona: nel secolo scorso l’Eandi perla di 2.000 rubbi di carbone di faggio, spediti annualmente a Saluzzo. Ancora oggi l’attività prevalente degli abitanti è quella legata alla produzione di legname. Lavoro svolto sia dai singoli privati, sia da due aziende che lavorano sul territorio:

  • Azienda Barberis Aldo 3356067709
  • Azienda Fratelli Dalmasso 3333750949

Ovviamente il tutto tutelando il sottobosco. Infatti il signor Franco Forniglia, vivaista, si occupa di questa esigenza. Ecco alcuni suggerimenti:

  • Tra le borgate più rinomate troviamo Poncino, che è una balconata sul ripido pendio del versante salatio, muro compatto di case a schiera, che ricalca fedelmente la linea convessa delle curve di livello del terreno. A differenza di molte altre borgate Poncino non è stata abbandonata, anzi vi risiede il sindaco, Roberto Forniglia. Castello, ha una posizione dominante sulla Valle Varaita. Sul soleggiato versante della Comba di Rocca Plina (a sinistra del capoluogo), troviamo numerosi gruppi di abitazioni, dalle ben restaurate case Trucco (1004m.), alle inferiori case Balòu e Perot (803m.), Nazari (6866m.), Meirot (830m.) e Meire (750m.) che sovrasta l’abitato del comune di Isasca. Buona parte di questo itinerario, fino alle case Perot 903 m, può essere percorso in auto (3 km circa), seguendo per un tratto la strada per la colletta di Isasca, e svoltando al primo bivio a sinistra.
  • È tuttavia consigliabile il percorso a piedi che consente di apprezzare il paesaggio agricolo e le borgate del Vallone di Roca Plina e per poter giungere a Costa Manforte per raggiungere una panoramica eccezionale. Il percorso è di circa 1.30 h.; dalla piazzetta antistante la chiesa, si sale per la Via del Centro, si attraversa la carrozzabile e si prosegue per l’antica mulatera fino alla borgata Meire. Qui, trascurando la carrozzabile che sale verso destra, si attraversa la borgata, proseguendo sulla vecchia mulattiera fino alle case Meirot. Da questo punto si segue la carrozzabile che, con percorso a mezza costa, raggiunge la Cappella di S.Marco, le case Nazzari e le case Perot. Lasciato l’asfalto, si attraversa la piccola borgata e si segue una mulattiera che, superato un valloncello, sale con un ampio giro a mezza costa, verso sud (sinistra), fino ad una insellatura sullo spartiacque con Brossasco, dove sorge un piccolo oratorio (pilone Tonda, 1012 m.). Svoltando a sinistra si segue il sentiero di cresta che passa presso una marcata spaccatura artificiale (antica cava di marmo)ed in breve raggiunge il punto culminante della panoramica: Costa Manforte, 1033 m.
  • A dieci minuti di cammino dall’abitato, sulla vecchia strada per Brondello si raggiunge la rinnovata Cappella di S.Chiaffredo. La costruzione risale al 1917, in sostituzione di una chiesa più antica, e la sua erezione è dovuta al tempo in cui si invocava la protezione del Santo per i numerosi soldati al fronte.
  • In magnifica posizione, nella Comba Rocca Plina, sorge la Cappella di San Marco, di cui si ha già notizia intorno al 1730.
  • Importanti sono anche i piloni, testimoni della religiosità popolare, si segnalano quello della Villa o della Porta, il più antico, e quello di Sant’Agata, di fronte al cimitero. Un’altra occasione per visitare Isasca possono essere la primavera, Isasca offre infatti numerevoli campi fioriti tra cui, nei prati di fondo valle, possono essere ammirate eccezionali fioriture di buca neve, oppure per la raccolta dei funghi. Infine Isasca collabora da diversi anni con un'associazione culturale: La torre di Brondello, che si occupa di segnalare i sentieri percorribili in bici, secondo le disposizioni del C.A.I. Per informazioni il sito è www.latorrebrondello.it

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